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Siamo felici di annunciare che la prossima mostra di Roberto Molinari è patrocinata dal MIBACT per l'Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018


OBIETTIVO SOGGETTIVO
ARTE_FOTOGRAFICA DI ROBERTO MOLINARI

A CURA DI DEBORA FERRARI E LUCA TRAINI

Col Patrocinio del MIBACT Anno Europeo del Patrimonio Culturale2018
e in collaborazione con ALINARI Firenze, Comune di Gemonio

scorcio di allestimento in Sala Veratti, Musei Civici Varese (foto Arcangioli)


Una mostra, un libro, una serie di conferenze, vogliono svelare al grande pubblico l'attività trentennale di un fotografo d'arte: Roberto Molinari (Gemonio, VA, 1946-2017) che nella sua carriera ha seguito numerosi artisti nazionali e internazionali, nei propri atelier, alle mostre, in cantieri di lavoro sulle Alpi Apuane o nelle storiche fonderie lombarde. La fotografia come documento collettivo. Chi visita la mostra può ripercorrere più di trent’anni di arte varesina e non solo attraverso le figure dei protagonisti.
 “Obiettivo soggettivo" sarà anche un libro in limited edition di TraRari TIPI edizioni.

Senso del progetto
“La visione è l’arte di vedere cose invisibili” e in questo modo Roberto Molinari ha dato al mondo dell’arte e agli artisti la sua personale poetica di ripresa attraverso la fotografia. Attivo da oltre trent’anni in territorio varesino e nazionale, Molinari era passato dalla passione per il disegno a china e matita, che coltivava con grande raffinatezza, a metà anni Ottanta, all’amore per la fotografia d’arte e di reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi indimenticabili bianchi e neri. Veniva chiamato dagli artisti per la sua capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico rispettando la personalità dell’autore, accentuandola naturalmente.

Dal 16 settembre la mostra sarà anche al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio con in più una sezione dedicata alle ambientazioni, dagli studi alle mostre ai luoghi di lavoro degli artisti. Al Museo Bodini si terranno anche incontri prestigiosi come quello con Alinari di Firenze -partner di progetto come il comune di Gemonio- sulla fotografia.



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La visione è l'arte di vedere cose invisibili

(C) Roberto Molinari, Chiesa di San Pietro, Gemonio, 2010 In questo modo Roberto Molinari ha dato al mondo dell’arte e agli artisti la sua personale poetica di ripresa attraverso la fotografia. Attivo da oltre trent’anni in territorio varesino e nazionale, Molinari era passato dalla passione per il disegno a china e matita, che coltivava con grande raffinatezza, a metà anni Ottanta, all’amore per la fotografia d’arte e di reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi indimenticabili bianchi e neri. Con chi firma questo articolo ha scattato migliaia di fotografie in studi, atelier, mostre d’arte, vernissage, conferenze stampa, pubblicate anche per Varese Mese, La Prealpina , Lombardia Oggi, Avvenire, Il Caffè dei Laghi tra il 1988 e il 2000, per Meta e per Il Colpo dei Barbari , riviste internazionali, ma soprattutto veniva chiamato dagli artisti per la sua capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico rispettando la personalità dell’autore, ac